Il giovanissimo Luca elegge drasticamente la poesia, quale unica forma di scrittura contemplabile, all’integralismo liturgico, guadagnandosi, a 22 anni, una prestigiosa pubblicazione con Rebellato, già editore delle opere prime di Dino Buzzati, Lalla Romano, Carlo Sgorlon, Andrea Zanzotto e altri grandi poeti contemporanei. La ricerca di una fusione perfetta tra semantica e purezza assoluta del suono nel verso lo conduce a una intensa fase di sperimentazione e di contatto diretto, durante i suoi viaggi, con la musica trascendentale dell’India e con alcune forme tribali di archeo teatro. Segue il corso di sanscrito all’Università di Bologna e studia Mantra e Nada Yoga. Scrive alcuni spettacoli teatrali la cui collocazione specifica nel mondo occidentale, per la varietà degli stili, l’ermetismo formale e le implicite difficoltà esegetiche, risulta proibitiva; Un disegno a Katmandu, con le musiche di Alessandro Ravi, rimarrà un’opera incompresa, seppur premiata a livello europeo.
Il Farinotti narratore esordisce, quasi per alleggerimento fisiologico, con un romanzo di formazione nostalgico in cui la cifra poetica è finalmente lasciata libera di fluire e diluirsi pacificamente lungo le ampie pagine in prosa.
Luca Farinotti ritratto da Mauro Gualazzini
È proprio in questo periodo che l’autore scopre Luigi Veronelli, rimanendo folgorato dall’unicità dello stile narrativo e dal pensiero politico del filosofo milanese.
Da questo momento in avanti, al cosiddetto snodo Veronelli, la carriera di Luca scorre su due binari paralleli: da una parte, quello di narratore lieve e melodico, capace di cimentarsi (e di ottenere i relativi maggiori riconoscimenti) nei generi più disparati, dall’avventura allo sport, dalla società al costume; dall’altra, un lungo percorso di studio e militanza tra le strutture e i campi di battaglia della food governance, da cui scaturisce l’attivista, autore dei saggi #mondoristorante (premiato al Bancarella della cucina 2019) e Reinstaurant (manuale tecnico ed economico riconosciuto all’unanimità dalla critica nazionale), ribattezzato “scheggia impazzita dell’editoria enogastronomica” e “nemico giurato delle catene e dell’industria del cibo” dalla stampa italiana. La winemaker Charlotte Horton, discendente di Graham Greene, ha coniato per lui, riferendosi al pensiero controcorrente e al coraggio con il quale affronta a viso aperto le multinazionali del cibo, l’epiteto “Rebelioso”.
(Radio 104, 2021)
Nato a Parma nel 1972, è figlio dello chef Augusto Farinotti (autore del trattato La cucina di Parma, testo di riferimento della gastronomia italiana). Ha frequentato il ginnasio statale Romagnosi e il liceo classico del collegio delle Orsoline del Sacro Cuore di Gesù di Parma, diplomandosi con la votazione di 53/60, poi l’Alma Mater Studiorum di Bologna, dove ha seguito l’indirizzo in lingue e letterature orientali alla facoltà di Lettere.
Inizia a scrivere in versi al liceo, seguito dal latinista Don Igino Marchi, suo insegnante e mentore e, nel 1992, la Società Dante Alighieri, in occasione della XLVII “Giornata della Dante”, gli conferisce la Medaglia d’oro per una serie di componimenti successivamente pubblicati nella raccolta Elevazioni da Rebellato Editore (1995).
Negli anni dell’università, sempre più attratto dalla cultura indiana, comincia a praticare lo yoga e a studiare le Upanishad, approfondendo in particolare l’interesse per la metafisica preinduista. Considera fondamentali testi quali Mandukya Karika e Vijnanabhairava. Studia lo shiatsu, il thai chi e il qi-gong e viaggia assiduamente sia in Europa che in Oriente.
Nel 1995, dopo aver esordito con Elevazioni, sperimenta l’intreccio tra poesia e musica indiana tradizionale e, in collaborazione con alcuni musicisti polistrumentisti, porta in teatro un meta reading innovativo e psichedelico che un quotidiano dell’epoca definisce “poesia trascendentale”. Spinto dall’entusiasmo, comincia a lavorare sul verso con l’obiettivo di perfezionarne le peculiarità sonore in funzione di una migliore sinergia con le scale eptatoniche. Nascono componimenti brevissimi, successivamente utilizzati in Un disegno a Katmandu, la cui scrittura prevede intervalli codificati da battute di spazio e un uso specifico della punteggiatura.
Nel 1997 fonda una piccola casa editrice, Castellaro, che darà vita al trimestrale Om Shanti, rivista di spiritualità creativa (periodico di fumetti satirici ispirati alle filosofie orientali, ideato insieme al pittore piacentino Sergio Sergi, che uscirà in edicola per quattro numeri) e a due libri di poesia rilegati e dipinti a mano, a tiratura limitata: Lune ai lecci (un’antologia di poetesse under 30 selezionate dall’Archivio Nazionale dei giovani artisti) e Poesie (anch’essa raccolta antologica in omaggio ad alcuni amici poeti).
Nel 1998 scrive e interpreta, affiancato dal compositore percussionista Alessandro Ravi, lo spettacolo teatrale Un disegno a Katmandu con il quale vince, nel 1999, il Festival Europeo del Teatro dell’Assurdo organizzato dalla BJCEM.
In questo periodo legge alcuni libri di Luigi Veronelli e si appassiona alla gastronomia cimentandosi nella scrittura di un trattato sul cibo etico (dedicato allo stesso Veronelli), La cena dell’uomo, che, pur rimanendo inedito, viene selezionato per l’Italia alla Biennale dei giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo ( Sarajevo 2001).
La stimolante corrispondenza intrattenuta con Veronelli, negli ultimi anni di vita del maestro, incrementa il suo interesse per le politiche agricole, per i diritti dei coltivatori e per la viticoltura, facendo della food governance la sua principale attività di studio. Gira l’Italia alla scoperta di vini, olio e prodotti agricoli, ricalcando le orme del suo modello e comincia a collaborare con il padre Augusto e a sviluppare nuove attività nell’ambito della gastronomia. Continua comunque anche a scrivere e, alla soglia dei trent’anni, esordisce nella narrativa con Lo stadio più bello del mondo, romanzo con il quale ottiene un inaspettato successo di vendite (entra in diverse classifiche) e di critica: L’Unità ne accosta stile e contenuti a Guareschi e Pederiali, Repubblica e Sole 24 Ore lo inseriscono tra i libri da leggere del 2007. È il miglior “romanzo di formazione” alla Rassegna della Microeditoria di Chiari 2007.
Nel 2008 pubblica il secondo romanzo, La mannaia di Kramer, e nello stesso anno si intensifica l’avventura nel mondo della ristorazione attraverso la creazione di nuove start up e la partecipazione a progetti di rilievo, tra cui “Unesco Parma City of Gastronomy” di cui è testimonial: raccoglierà, anni dopo, le considerazioni di tutte le sue esperienze nel saggio #mondoristorante (scritto tra il 2016 e il 2017) con il quale vince il “Premio Selezione Bancarella della Cucina 2019”.
Nel 2019 realizza anche Parma 2020 – Best Restaurants & Food Producers, la guida enogastronomica di Parma Capitale Italiana della Cultura, uscita in allegato alla Gazzetta di Parma, e viene inserito tra i 22 autori che compongono l’antologia celebrativa per Parma 2020/21 dal titolo Parma – I narratori raccontano la loro città per cui scrive il racconto Il bulgaro che fu re di Parma per un giorno, dedicato a Hernan Crespo.
Sempre nel 2019, annata estremamente prolifica, scrive su commissione Volevo solo nuotare (200.000 bracciate con Rachele Bruni), la biografia ufficiale di Rachele Bruni, campionessa di nuoto di fondo vincitrice della medaglia d’argento ai Giochi della XXXI Olimpiade – 10 km femminili. Il volume si distingue per il suo timbro narrativo che Italia Oggi definisce epico; Domenico Cacopardo scrive di un Farinotti narratore maturo, poliedrico e di classe. Il volume vince il “Premio Selezione Bancarella Sport 2020”, piazzandosi al terzo posto tra i migliori libri sportivi dell’anno.
I saggi e l’attivismo
Nel 2020 scrive Reinstaurant- Decalogo pratico per una nuova ristorazione italiana, edito da Reverdito. Il saggio, presentato da Roberto Perrone, è considerato all’unanimità dalla stampa nazionale un manuale di supporto e rifondazione del Terziario; uscito inizialmente come open source in eBook scaricabile gratuitamente dagli esercenti colpiti dal lockdown, viene distribuito in libreria nell’ottobre 2020. Il 18 dicembre 2020, Il Giornale dedica a Luca Farinotti l’inserto Controcorrente, definendolo “scheggia impazzita dell’editoria italiana” e “nemico giurato dell’industria alimentare e delle catene”. La tematica, abbozzata in #mondoristorante e definitivamente declinata in Reinstaurant, ricalca il fondamentale insegnamento del maestro Veronelli, ovvero “scrivere di gastronomia come atto e servizio al fine di distinguere e di aiutare a comprendere, nel campo degli alimenti, ciò ch’è buono da ciò che buono non è. Asserendo l’urgenza di interventi a favore della preservazione delle diversità e della sostenibilità reale nella produzione alimentare, si individua nel Terziario, in virtù dell’esposizione mediatica senza precedenti di cui godono i protagonisti della gastronomia, l’intermediario elettivo tra produttori di cibo e consumatore: da qui la necessità, al fine di scongiurare l’omologazione connessa alla produzione industriale che determina il mercato, distorcendo il concetto di qualità tramite le sponsorizzazioni, di una rifondazione etica ed economica del settore. Essa dovrà poggiare su una serie di principi pratici e filosofici non negoziabili e funzionali a un mercato più etico i cui flussi siano determinati dal Terziario stesso in modo indipendente, con lo scopo di conservare la biodiversità dei giacimenti gastronomici e la sostenibilità della produzione alimentare. Luca Farinotti tiene conferenze sulla food governance dal 2018 ed è stato relatore durante la tappa italiana del Terroir Talk. Oggi è fortemente impegnato come attivista al fine di combattere l’impoverimento sociale e culturale connesso alla produzione e distribuzione delle risorse alimentari detenute dall’industria del cibo.
Lo scrittore
Nel luglio 2020 eguaglia un prestigioso primato, diventando il secondo autore della storia a vincere il Premio Selezione in due categorie differenti del Premio Bancarella. Nel febbraio 2021, scrive e interpreta il podcast Maestri sconosciuti (1 stagione, 7 episodi, distribuito da Spotify) nel quale racconta le vite di personaggi in fuga dalla storia, poco noti al grande pubblico ma autori di opere rimarchevoli. Si tratta inoltre del primo podcast italiano interattivo i cui contenuti sono preannunciati dall’articolo cartaceo pubblicato su un quotidiano e di cui il podcast stesso, richiamato in calce dal suo codice di attivazione tramite smartphone, è l’approfondimento. Da marzo 2021 è docente di scrittura presso Benbow.
Inizia a scrivere in versi al liceo, spinto da Don Igino Marchi, suo insegnante e mentore e, nel 1992, in occasione della XLVII “Giornata della Dante”, la Società Nazionale Dante Alighieri, gli conferisce la Medaglia d’oro per l’eccellente qualità dei componimenti presentati alla giuria del concorso in lingua italiana. Questo riconoscimento gli vale la pubblicazione della raccolta di poesie Elevazioni da parte di Rebellato Editore (1995).
Negli anni dell’università, sempre più attratto dalla cultura indiana, comincia a praticare lo yoga e a studiare le Upanishad, approfondendo in particolare l’interesse per la metafisica preinduista. Considera fondamentali testi quali Mandukya Karika e Vijnanabhairava. Studia lo shiatsu, il thai chi e il qi-gong e viaggia assiduamente sia in Europa che in Oriente.
Nel 1995, dopo aver esordito con Elevazioni, sperimenta l’intreccio tra poesia e musica indiana tradizionale e, in collaborazione con alcuni polistrumentisti di scuola indiana, porta in teatro un meta reading innovativo e psichedelico che un quotidiano dell’epoca definisce “poesia trascendentale”. Spinto dall’entusiasmo, comincia a lavorare sul verso con l’obiettivo di perfezionarne le peculiarità sonore in funzione di una migliore sinergia con le scale eptatoniche. Nascono componimenti brevissimi, successivamente utilizzati in Un disegno a Katmandu, la cui scrittura prevede intervalli codificati da battute di spazio e un uso specifico della punteggiatura.
Nel 1997 fonda una piccola casa editrice, Castellaro, che darà vita al trimestrale Om Shanti, rivista di spiritualità creativa (periodico di fumetti satirici ispirati alle filosofie orientali, ideato insieme al pittore piacentino Sergio Sergi, che uscirà in edicola per quattro numeri) e a due libri di poesia rilegati e dipinti a mano, a tiratura limitata: Lune ai lecci (un’antologia di poetesse under 30 selezionate dall’Archivio Nazionale dei giovani artisti) e Poesie (anch’essa raccolta antologica in omaggio ad alcuni amici poeti).
Nel 1998 scrive e interpreta, affiancato dal compositore e percussionista Alessandro Ravi, lo spettacolo teatrale Un disegno a Katmandu con il quale vince, nel 1999, il Festival Europeo del Teatro dell’Assurdo organizzato dalla BJCEM.
In questo periodo legge alcuni libri di Luigi Veronelli e si appassiona alla gastronomia al punto di scrivere un trattato sul cibo etico (dedicato allo stesso Veronelli), La cena dell’uomo, con il quale rappresenta l’Italia alla Biennale dei giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo ( Sarajevo 2001). L’opera riceve le lodi dello stesso Veronelli.
La stimolante corrispondenza intrattenuta con Veronelli, negli ultimi anni di vita del maestro, incrementa il suo interesse per le politiche agricole, per i diritti dei coltivatori e per la viticoltura, facendo della food governance la sua principale attività di studio. Gira l’Italia alla scoperta di vini, olio e prodotti agricoli, ricalcando le orme del suo modello e comincia a collaborare con il padre e a seguire altre attività nell’ambito della gastronomia. Continua comunque anche a scrivere e, alla soglia dei trent’anni, esordisce nella narrativa con Lo stadio più bello del mondo, romanzo con il quale ottiene un inaspettato successo di vendite (entra in diverse classifiche) e di critica: L’Unità ne accosta stile e contenuti a Guareschi e Pederiali, Repubblica e Sole 24 Ore lo inseriscono tra i libri da leggere del 2007. È il miglior “romanzo di formazione” alla Rassegna della Microeditoria di Chiari 2007.
Nel 2008 pubblica il secondo romanzo, La mannaia di Kramer, e, nello stesso anno, inaugura una serie di progetti editoriali e start up enogastronomiche, dando vita a diversi progetti imprenditoriali. Nel 2015 è testimonial della campagna istituzionale “Unesco Parma City of Gastronomy”. Tra il 2016 e il 2017 scrive #mondoristorante. Il saggio, presentato in anteprima al Festival del libro di Montereggio 2018 e al Salone del libro di Torino 2018, vince il “Premio Selezione Bancarella della Cucina 2019”.
Nel 2019 realizza anche Parma 2020 – Best Restaurants & Food Producers, la guida enogastronomica di Parma Capitale Italiana della Cultura, che esce in allegato alla Gazzetta di Parma. Sempre nello stesso anno, con il racconto Il bulgaro che fu re di Parma per un giorno, dedicato a Hernan Crespo, viene inserito nell’antologia celebrativa per Parma 2020/21.
Sempre nel 2019, annata estremamente prolifica, scrive su commissione Volevo solo nuotare (200.000 bracciate con Rachele Bruni), la biografia ufficiale di Rachele Bruni, vincitrice della medaglia d’argento olimpica ai Giochi di Rio 2016 nella 10 km di nuoto di fondo femminile, ingiustamente salita agli onori delle cronache per essere stata la prima atleta olimpica medagliata ad aver fatto (involontariamente) coming out. Il volume si distingue per il suo timbro narrativo che Italia Oggi definisce epico; Domenico Cacopardo scrive di un Farinotti narratore maturo, poliedrico e di classe. Il volume vince il “Premio Selezione Bancarella Sport 2020”, piazzandosi al terzo posto tra i migliori libri sportivi dell’anno.
I saggi e l’attivismo
Nell’estate del 2020 scrive Reinstaurant- Decalogo pratico per una nuova ristorazione italiana, edito da Reverdito. Il saggio, presentato da Roberto Perrone, è accolto all’unanimità dalla stampa nazionale come un manuale imprescindibile per la rifondazione del Terziario nel post pandemia; per la sua riconosciuta utilità, l’editore decide di distribuirlo gratuitamente per alcune settimane, come open source, in eBook, mentre la commercializzazione in libreria parte dal mese di ottobre. Il 18 dicembre 2020, Il Giornale dedica a Luca Farinotti l’inserto Controcorrente, definendolo “scheggia impazzita dell’editoria italiana” e “nemico giurato dell’industria alimentare e delle catene”. La tematica, abbozzata in #mondoristorante e definitivamente declinata in Reinstaurant ricalca il fondamentale insegnamento del maestro Veronelli, ovvero “scrivere di gastronomia come atto e servizio al fine di distinguere e di aiutare a comprendere ciò ch’è buono da ciò che buono non è nel campo degli alimenti”. Asserendo l’urgenza di interventi a favore della preservazione delle diversità e della sostenibilità reale nella produzione alimentare, si individua nel Terziario, in virtù dell’esposizione mediatica senza precedenti di cui godono i protagonisti della gastronomia, l’intermediario elettivo tra produttori di cibo e consumatore: da qui la necessità, al fine di scongiurare l’omologazione connessa alla produzione industriale che determina il mercato, distorcendo il concetto di qualità tramite le sponsorizzazioni, di una rifondazione etica ed economica del settore. Essa dovrà poggiare su una serie di principi pratici e filosofici non negoziabili e funzionali a un mercato più etico i cui flussi siano determinati dal Terziario stesso in modo indipendente, al fine di conservare la biodiversità dei giacimenti gastronomici e la sostenibilità della produzione alimentare. Luca Farinotti tiene conferenze sulla food governance dal 2018 ed è stato relatore durante la tappa italiana del Terroir Talk. Oggi è fortemente impegnato come attivista al fine di combattere l’impoverimento sociale e culturale connesso alla produzione e distribuzione delle risorse alimentari detenute dall’industria del cibo.
Lo scrittore
Nel luglio 2020 eguaglia un prestigioso primato, diventando il secondo autore della storia a vincere il Premio Selezione in due categorie differenti del Premio Bancarella. Nel febbraio 2021, scrive e interpreta il podcast Maestri sconosciuti (1 stagione, 7 episodi, distribuito da Spotify) nel quale racconta le vite di personaggi in fuga dalla storia, poco noti al grande pubblico ma autori di opere rimarchevoli. Si tratta inoltre del primo podcast italiano interattivo i cui contenuti sono preannunciati da un articolo cartaceo pubblicato su un quotidiano. Il podcast stesso, richiamato in calce dal suo codice di attivazione tramite smartphone, è l’approfondimento dell’articolo. Da marzo 2021 è docente di scrittura presso Benbow.
Luca Farinotti ha scritto articoli di cultura e società per testate italiane ed estere; tra le più importanti, Times of Malta, Avvenire, Gazzetta di Parma, La Madia Travelfood, italiasulpodio.com.
Narrativa
Poesia
Saggi
Monografie sportive
Guide
Teatro
Editoria
Podcast
Racconti
Festival Europeo del Teatro dell’Assurdo “Mercurdo” (BJCEM)
1999 – Vincitore con Un disegno a Katmandu
BJCEM (Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo)
2001-: Vincitore delle selezioni nazionali: rappresentante per l’Italia al “Chaos and Communication” di Sarajevo con l’opera inedita La cena dell’uomo
Premio MicroEditoria di qualità di Chiari
2007- Vincitore del Premio “Romanzo di formazione” con Lo Stadio più bello del mondo
Premio Bancarella
2019- Vincitore del Premio “Selezione Bancarella della cucina” con #mondoristorante
2020– Vincitore del Premio “Selezione Bancarella Sport” con Volevo solo nuotare. 200.000 bracciate con Rachele Bruni
Società Nazionale Dante Alighieri
1992 – Medaglia d’oro per la poesia
Famiglia
Ha una figlia, Nicole, nata nel 2003 e una sorella, Susanna (1977). I genitori si chiamano Augusto (scomparso nel 2014) e Lucia (1951).
Solidarietà
È cofondatore dell’associazione “Anche per te Parma”, impegnata nella raccolta fondi per anziani in difficoltà economica. È inoltre sostenitore attivo di “Giocamico”, associazione operativa presso il Maggiore di Parma nel sostegno ai malati oncologici infantili.
Hobbies
A 12 anni fu eletto “il ragazzo più sportivo della scuola”. In effetti, ha praticato tennis e running a livello agonistico fino al 2017. È stato istruttore di yoga, nuoto e tiro con l’arco, nonché praticante di shiatsu, qi-gong e thai chi. È un trekker incallito, profondamente amante della montagna (tra le mete preferite, Val d’Ayas e Alta Badia).
Orientamento religioso
Si professa monolatra (di corrente estremista e intollerante) di Roger Federer.
Passioni
Adora Tom Waits: a diciotto anni, tradusse in versi tutte le canzoni fino ad allora pubblicate dal cantautore californiano e ricorda il concerto di Waits a Firenze nel 1999 come “una delle serate per cui è valsa la pena essere nato”. I suoi pittori preferiti sono Andrea Martis, Sergio Sergi e Ulisse Ziveri Arcozzi. Ha anche un libro del cuore: Libero schiavo di me stesso di Giacomo Amoretti, seppur consideri Don Igino Marchi e Luigi Veronelli i suoi maestri d’arte. I suoi piatti preferiti sono il pinzimonio, “fatto con le verdure dell’orto appena raccolte e un olio buonissimo”, poi “tutto ciò che cucinava mio padre”. La città che ama di più è Siviglia. Le isole, Malta e Pantelleria.
Politica
È stato aperto e attivo sostenitore in campagna elettorale della candidatura a sindaco della città di Parma del docente universitario Dario Costi nel 2017. Ha organizzato numerosi eventi di sensibilizzazione al problema della repressione religiosa e culturale della popolazione tibetana da parte del governo cinese. È apertamente schierato contro le multinazionali del cibo, il trust del caffè, l’agricoltura e l’allevamento intensivi, la ristorazione industriale di catena e lo sfruttamento della manodopera connessa alla schiavitù controllata; tiene periodicamente conferenze divulgative sulle dinamiche connesse alla food governance. Organizza eventi solidali a favore dei produttori indipendenti e virtuosi nel campo alimentare.